16 MARZO 2017
RUSSIA
Il Ministero della Giustizia tenta di mettere al bando i Testimoni di Geova in Russia
In Russia il Ministero della Giustizia ha presentato un’istanza alla Corte suprema nel tentativo di “far dichiarare estremista l’associazione religiosa dei Testimoni di Geova, di mettere al bando le loro attività e di far chiudere il loro Centro Amministrativo”. Il 15 marzo 2017 la Corte suprema ha comunicato sul suo sito ufficiale di aver ricevuto l’istanza presentata dal Ministero. Il Centro Amministrativo è stato in seguito informato che la Corte suprema prenderà in esame tale istanza e che l’udienza è stata fissata per il 5 aprile 2017 alle ore 10:00.
Se la Corte suprema accogliesse l’istanza presentata dal Ministero della Giustizia, per i Testimoni di Geova della Russia le conseguenze sarebbero disastrose. Le proprietà usate per le loro attività religiose potrebbero essere confiscate, quasi 400 enti legali potrebbero essere sciolti e più di 170.000 Testimoni potrebbero essere perseguiti solo perché tengono riunioni religiose, leggono la Bibbia insieme o parlano ad altri della propria fede.
Vasilij Kalin, un rappresentante del Centro Amministrativo, ha dichiarato: “I Testimoni di Geova in Russia desiderano solamente essere liberi di adorare Dio. Da oltre 100 anni le autorità russe calpestano i diritti tutelati dalle loro stesse leggi, tra cui anche questo diritto. Ero solo un bambino quando Stalin mandò la mia famiglia in esilio in Siberia solo perché eravamo testimoni di Geova. Sarebbe triste e riprovevole se i miei figli e i miei nipoti dovessero trovarsi in una situazione simile. Non avrei mai pensato che nella Russia di oggi avremmo di nuovo corso il rischio di essere perseguitati per motivi religiosi”.