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11 DICEMBRE 2017
RUSSIA

Iniziato in Russia il processo d’appello contro la sentenza che dichiara “estremista” la Bibbia

Iniziato in Russia il processo d’appello contro la sentenza che dichiara “estremista” la Bibbia

Il 6 dicembre 2017 il tribunale regionale di Leningrado ha tenuto l’udienza per l’appello dei Testimoni contro la decisione emessa da un tribunale di grado inferiore di vietare la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture in russo.

L’udienza è iniziata con le argomentazioni dei legali dei Testimoni contro la sentenza del tribunale della città di Vyborg, che si era basata solamente su una perizia di “esperti”. Il tribunale non aveva fatto riferimento a nessuna citazione tratta dalla Traduzione del Nuovo Mondo che era stata indicata nella perizia come “estremista”. Piuttosto, il tribunale si era concentrato sulla conclusione della perizia, in cui si afferma che la Traduzione del Nuovo Mondo è “estremista” perché usa il nome di Dio, Geova. I legali hanno ricordato al tribunale regionale che il nome di Dio ha avuto un grande impatto nella ricca storia culturale della Russia e si trova in molte traduzioni della Bibbia. I legali hanno anche preso in esame la falsa affermazione contenuta nella perizia secondo cui la Traduzione del Nuovo Mondo non è una Bibbia perché non dice espressamente di esserlo. Per confutare questa accusa, hanno citato la prefazione dell’edizione del 2007, in cui si legge che si tratta di “una nuova traduzione della Bibbia in russo”.

Il tribunale regionale di Leningrado ha deciso di convocare il gruppo di esperti per un interrogatorio incrociato e ha fissato la data della prossima udienza al 20 dicembre 2017, alle 14:30 (ora locale).