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Il fratello Šamil’ Chakimov prima del suo arresto avvenuto nel febbraio 2019

4 MARZO 2021
TAGIKISTAN

La Commissione statunitense sulla libertà religiosa internazionale sostiene i diritti del fratello Šamil’ Chakimov detenuto in Tagikistan

La Commissione statunitense sulla libertà religiosa internazionale sostiene i diritti del fratello Šamil’ Chakimov detenuto in Tagikistan

Il 24 febbraio 2021 Nury Turkel, un rappresentante dell’USCIRF, a ha dichiarato che sosterrà i diritti di Šamil’ Chakimov, un fratello di 70 anni, nell’ambito del Religious Prisoners of Conscience Project, un programma dell’USCIRF dedicato a chi si trova in carcere per motivi religiosi. Nelle sue dichiarazioni, Nury Turkel ha spiegato: “Dal 2019 quest’uomo anziano e malato sta patendo enormi sofferenze in un carcere fatiscente e sovraffollato, in seguito a una condanna a sette anni e mezzo del tutto ingiusta. Questa condanna potrebbe facilmente diventare la condanna a morte di un uomo che si trova in carcere solo per aver praticato in modo pacifico la sua fede come testimone di Geova”.

Il fratello Chakimov, che è vedovo, è uno dei 24 Testimoni del nord del Tagikistan che tra il gennaio e il febbraio del 2019 sono stati interrogati dagli agenti del Dipartimento per il contrasto alla criminalità organizzata. Il fratello Chakimov è stato arrestato e interrogato in merito a come sono organizzati i Testimoni di Geova e a come lui stesso è diventato Testimone.

La polizia lo ha trattenuto per otto ore, durante le quali è stato privato delle prestazioni mediche di cui aveva bisogno a motivo di un intervento che aveva subìto da poco. Il fratello Chakimov soffre anche di ipertensione. Quando alla fine la polizia lo ha portato a casa, gli ha sequestrato i dispositivi elettronici, la Bibbia, delle pubblicazioni per lo studio della Bibbia e il suo passaporto. Senza passaporto Chakimov non ha potuto accedere alla sua pensione e quindi non ha potuto continuare le necessarie cure mediche per riprendersi dall’operazione.

Il 28 febbraio 2019 un giudice del Tribunale cittadino di Khujand ha disposto che il fratello Chakimov venisse posto sotto custodia cautelare. Da allora il periodo della sua custodia cautelare è stato esteso tre volte, e lui è rimasto in carcere per tutto il tempo delle indagini e del processo.

Il 10 settembre 2019 è stato condannato a sette anni e mezzo di reclusione. Comunque il 4 luglio 2020 l’amministrazione carceraria ha informato il fratello Chakimov che, in base a una legge tagica relativa allo sconto di pena, la sua condanna sarebbe stata ridotta di 2 anni, 3 mesi e 10 giorni; il suo rilascio è quindi attualmente previsto per il 16 maggio 2024.

Siamo certi che Geova continuerà ad aiutare i nostri fratelli e sorelle a perseverare con gioia e pazienza (Salmo 20:2).

a Commissione statunitense sulla libertà religiosa internazionale