Vai direttamente al contenuto

2 OTTOBRE 2019
TAGIKISTAN

Le autorità del Tagikistan condannano ingiustamente a sette anni e mezzo di carcere un fratello sessantottenne, Šamil’ Chakimov

Le autorità del Tagikistan condannano ingiustamente a sette anni e mezzo di carcere un fratello sessantottenne, Šamil’ Chakimov

Il 10 settembre 2019 il Tribunale cittadino di Khujand in Tagikistan ha condannato il fratello Šamil’ Chakimov a sette anni e mezzo di carcere semplicemente perché aveva parlato ad altri delle sue convinzioni religiose. I Testimoni di Geova stanno ricorrendo in appello.

Tutto è cominciato all’inizio del 2019. Il 26 febbraio le autorità hanno arrestato il sessantottenne Šamil’ accusandolo di “incitamento all’odio religioso”. Successivamente il tribunale lo ha posto sotto custodia cautelare, che infine si è protratta per sei mesi. Oltre a dover fare i conti con questa ingiusta detenzione, il fratello Chakimov soffre di pressione alta e non si è ancora ripreso dai postumi di una procedura medica.

È la prima volta che in Tagikistan un testimone di Geova viene messo in prigione dal 2017, anno in cui il diciottenne Daniil Islamov era stato condannato a sei mesi di carcere per essersi rifiutato di indossare l’uniforme militare. Il Tagikistan è uno dei cinque paesi dove ora almeno un testimone di Geova è in prigione. Gli altri quattro paesi sono Eritrea, Russia, Singapore e Turkmenistan.

Preghiamo Geova di continuare a dare al fratello Chakimov tutto quello di cui ha bisogno per perseverare (Romani 15:5).