Vai direttamente al contenuto

17 SETTEMBRE 2013
TANZANIA

La più alta corte di giustizia della Tanzania difende i diritti umani degli alunni Testimoni

La più alta corte di giustizia della Tanzania difende i diritti umani degli alunni Testimoni

DAR ES SALAAM (Tanzania). Il 12 luglio 2013 la Corte d’Appello della Tanzania, la più alta corte del paese, ha emesso una sentenza secondo cui alcune scuole della regione di Mbeya avevano violato la libertà religiosa di 127 alunni che erano stati espulsi o puniti per essersi rifiutati di cantare l’inno nazionale per motivi di coscienza.

Nel 2007 la giunta scolastica di Shikula espulse cinque giovani Testimoni che si erano rifiutati di cantare l’inno nazionale. Oltre a ciò alcune scuole primarie e secondarie della regione punirono altri 122 giovani Testimoni per lo stesso motivo. Dopo essersi appellati invano alle autorità nazionali preposte all’Istruzione e anche al primo ministro, i 127 studenti si rivolsero al Tribunale Superiore della Tanzania, la seconda più alta corte del paese. Il Tribunale Superiore si pronunciò a favore dell’espulsione, anche se non all’unanimità. In seguito, il 2 dicembre 2010, gli studenti presentarono ricorso alla Corte d’Appello. Stando ai documenti del tribunale, la sentenza della Corte d’Appello “respinge e invalida” la decisione del Tribunale Superiore e annulla ogni sua conseguenza.

Zadok Mwaipwisi, portavoce dei testimoni di Geova della Tanzania, dice: “Siamo felici della decisione della corte, che ha tutelato la libertà di coscienza di questi ragazzi. Questa vittoria conferma il diritto alla libertà di religione sancito dalla Costituzione non solo per i testimoni di Geova, ma per tutti i cittadini della Tanzania”.

Contatti per i media:

Internazionale: J. R. Brown, Office of Public Information, tel. +1 718 560 5000

Tanzania: Zadok Mwaipwisi, tel. +255 22 2650592