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La sede della Corte suprema dell’Uzbekistan a Toshkent

8 NOVEMBRE 2018
UZBEKISTAN

Alte corti dell’Uzbekistan difendono il diritto dei Testimoni di Geova di possedere pubblicazioni bibliche

Alte corti dell’Uzbekistan difendono il diritto dei Testimoni di Geova di possedere pubblicazioni bibliche

Nei sei mesi successivi al marzo 2018 la Corte suprema dell’Uzbekistan e il Tribunale amministrativo del Karakalpakstan, repubblica autonoma dell’Uzbekistan, si sono pronunciate in favore dei Testimoni di Geova in cause riguardanti la libertà di culto. La Corte suprema ha ribaltato quattro sentenze sfavorevoli emesse da tribunali di grado inferiore e il Tribunale amministrativo ne ha ribaltata una quinta.

Timur Satdanov, uno dei fratelli scagionati dalla Corte suprema dell’Uzbekistan

Molte di queste cause erano state intentate a seguito di indagini in cui le autorità di polizia avevano sequestrato ai nostri fratelli pubblicazioni bibliche e dispositivi elettronici che contenevano copie della Bibbia. Sulla base di una legge che secondo un’interpretazione proibirebbe la distribuzione di pubblicazioni di stampo religioso, tribunali di grado inferiore avevano poi emesso contro i fratelli sentenze di colpevolezza e comminato loro multe. Le recenti sentenze delle corti di grado superiore, però, hanno scagionato i fratelli, che ora non sono più tenuti a pagare le multe.

I Testimoni di tutto il mondo sono felici per questi sviluppi e sono grati alle autorità; soprattutto sono grati a Geova per la sua guida e il suo aiuto “nel difendere e far riconoscere legalmente la buona notizia” (Filippesi 1:7).